D: I sistemi di gestione della qualità sono presenti ormai da diversi anni nel settore privato. Come mai si affacciano ora nelle amministrazioni pubbliche?
R: Aziende e amministrazioni pubbliche hanno sviluppato negli anni molte somiglianze: entrambe hanno una struttura organizzativa con dipendenti, manager e una catena di comando; entrambe svolgono funzioni e servizi per soddisfare determinate esigenze; entrambe gestiscono risorse finanziarie, umane e materiali per raggiungere i propri obiettivi che nel caso delle aziende private è la generazione del profitto per i propri azionisti o proprietari mentre nel caso delle amministrazioni pubbliche è la fornitura di servizi e infrastrutture pubbliche ai cittadini.
E in verità il sistema di gestione della qualità è un concetto che non si è affacciato solo ora nei Comuni. La LOC già citava nel 2008 all’art.171b (poi diventato qualche anno fa l’art. 180) il concetto di Sistema di gestione della qualità.
La stessa Sezione degli Enti locali, che funge da guardasigilli dei Comuni promuove la dimensione della qualità attraverso corsi di formazione dedicati e proprio al loro interno è custodito il Manuale della Gestione della qualità dal quale il nostro Comune ha principalmente attinto gli elementi principali per poi esploderli all’interno della nostra organizzazione con il supporto di un consulente specializzato. Da lì, una volta che ci siamo ritenuti pronti a sottoporci a certificazione internazionale, abbiamo coinvolto un ente esterno, accreditato dalla Confederazione, che ci ha radiografati da vicino e che ha misurato l’effettiva applicazione della qualità nei flussi integrati della nostra amministrazione.
D: Quali sono i vantaggi di una certificazione del genere per un Comune?
R: La certificazione internazionale ISO 9001:2015 è di fatto un’attestazione che dichiara formalmente e oggettivamente la buona governance di chi l’ha conquistata e la possiede. Per l’utenza significa che l’organizzazione comunale s’impegna giornalmente per migliorare i propri processi interni al fine di costantemente alzare il livello di qualità dei servizi offerti ai propri cittadini. Ciò si traduce (almeno per quanto concerne l’insieme delle attività e la documentazione comunale) in una burocrazia trasparente ed efficiente. La certificazione SQS ISO 9001:2015 potrebbe essere utilizzata anche per scegliere e favorire alcuni fornitori anch’essi certificati rispetto ad altri. Ma soprattutto serve a noi stessi perché permette di porci costantemente la domanda di cosa e come alcuni flussi di lavoro possono essere ottimizzati, magari ottenendo pure un risparmio nei relativi centri di costo.
D: Ora che siete certificati quali saranno i prossimi traguardi?
R: L’Esecutivo ha in seno altri progetti interessanti. Ma realisticamente per ora preferiamo concentrarci sul mantenimento di questa certificazione perché di fatto essa non è un semplice Label, una medaglia, una coccarda ma è un qualcosa che va riconquistato sottoponendoci annualmente ad un audit per la ri-certificazione. Di fatto significa che dovremo saper dimostrare di essere capaci di migliorare anno dopo anno.
D: Com’è nata l’esigenza di implementare un Sistema di Gestione della qualità e la successiva certificazione?
R: L’idea è sorta nel 2021 ed è stata portata in Municipio dal sindaco Decarli e dal segretario comunale Giuseppe Allegri. L’Esecutivo si detto subito entusiasta ed ha posto le basi per permettere la creazione di un gruppo di lavoro. Ne è seguito poi il coinvolgimento dei dipendenti attraverso la presentazione del consulente che ci avrebbe accompagnato durante tutte le fasi del lavoro. Da lì in avanti quale coordinatore dell’avanzamento è stato nominato il vicesegretario comunale Ivan Jurcevic.
D: Prima avete citato la Sezione degli Enti Locali. Cosa pensa la SEL dell’unico comune certificato ma soprattutto di quelli non certificati?
R: Non credo vi possa essere una valutazione in tal senso. Essere certificati non vuol dire essere o lavorare meglio di altri a livello assoluto. Significa aver intrapreso un percorso impegnativo per cercare di migliorarsi costantemente in modo oggettivo e ridisegnare alcuni processi e flussi di lavoro interni con lo scopo di portare un insieme di valore aggiunto soprattutto all’utenza.
Vorrei comunque precisare che nel panorama delle amministrazioni pubbliche esistono già alcuni comuni che al loro interno operano secondo un Sistema di Gestione della Qualità proprio. Alcuni di essi addirittura ne hanno fatto un dicastero, a dimostrazione che il tema è assolutamente funzionale e importante.
D: Consigliereste l’implementazione di un SGQ e relativa certificazione a tutti gli altri comuni?
R: No. O meglio non a tutti. L’SGQ richiede di base una forte volontà politica dell’Esecutivo. Dev’essere il Municipio a dare la spinta iniziale e a dimostrare ai propri collaboratori che ci crede. La coesione d’intenti iniziale è fondamentale. Poi dipende molto anche dalla dimensione del Comune. Arbedo-Castione ha una dimensione ottimale per questo genere di attività. Occorre inoltre strizzare l’occhio anche alla parte finanziaria… alcuni comuni non possono permetterselo perché focalizzati su altre priorità oppure perché l’organigramma non riesce a sostenere lo sforzo oppure, peggio, perché all’interno dell’organigramma stesso vi sono persone restie a questo genere di cambiamento.